Illuminazione Corso Vittorio Emanuele: tra "luci ed ombre" di una sperimentazione infinita

Era una calda sera di metà agosto dello scorso anno e nelle stanze del Comune di Modugno una delegazione di commercianti modugnesi incontrava il primo cittadino per discutere della funebre illuminazione del corso.

Fu stabilito che l'intensità dell'illuminazione era regolata da leggi europee, respingendo la proposta degli esercenti per l'aumento della luminosità: corso Vittorio Emanuele doveva essere "legalmente" illuminato come un cimitero.



Arriva il 2019, arriva febbraio e l'amministrazione cambia idea: "forse il corso potrebbe essere più illuminato",e a metà febbraio inizia una sperimentazioni su quattro lampioni, i quali venivano forniti di luci bianche a maggiore intensità (Leggi qui) .

Finalmente! Tutti, noi in primis, ad applaudire questa scelta, nella vana speranza che da lì a breve tutta la zona potesse avere un'adeguata illuminazione.

Fine luglio 2019, quasi sei mesi dopo, la sperimentazione continua: sempre quattro lampadine, sempre lì, belle bianche in una via di un giallo smorto, funereo... 



Estate colorata l'hanno voluta chiamare, ma qui i colori sono ancora troppo smorti, troppo poco vividi per viverla a Modugno purtroppo, purtroppo per i commercianti, purtroppo per gli esercenti, purtroppo per Modugno.




Quindi signor Sindaco, quindi amministrazione, quindi signori tecnici del Comune, adesso ci rivolgiamo direttamente a voi e da cittadini, a nome dei cittadini, vi chiediamo di terminare questa sperimentazione e ridar vita ad un corso da troppo tempo buio e tetro.


-La Redazione

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