Campolieto, così vicino eppure lontano, cronaca di un quartiere dimenticato

Sono giorni, mesi o forse anni che il quartiere Campolieto, situato fra due strade ad alto scorrimento di Modugno, aspetta un sottopassaggio o un ponte pedonale che possa metterlo in contatto con il resto della città.

Intere famiglie si ritrovano ogni giorno a dover fare chilometri per compiere piccoli spostamenti, dal momento che l’unico modo per muoversi è percorrere per ampio tratto la Strada Statale 96 o la ex Srada Statale 98 (attuale SP231). 


Questo significa che i residenti sono costretti ad essere automuniti o a prendere due autobus con conseguente pagamento di doppio biglietto per soddisfare le proprie necessità, in quanto nel quartiere non ci sono attività commerciali, nè collegamenti con istituti scolastici, tranne che con la scuola elementare don Milani.


Purtroppo la mancanza di mezzi non è l’unico problema, bensì c'è anche la scarsa qualità delle strade -una delle quali completamente non asfaltata- e i disagi creati dall’impianto di compostaggio, cui odori sgradevoli costringono a tener chiuse le finestre delle abitazioni.

(da notare che una delle vie di collegamento più brevi e più utilizzate per Modugno è una strada privata)


Sembra che qui il tempo si sia fermato, mentre il resto della città corre verso il progresso, e nonostante promesse di nuovi progetti e miglioramenti della zona, a quanto pare gli unici cambiamenti gli ha fatti il tempo, consumando ciò che era già in disuso. 

E per concludere, mentre gli anziani restano bloccati nel quartiere, il resto dei residenti, stanchi e delusi, combattono ancora le stesse problematiche di tanti anni fa, inclusi i rumori di macchine che giorno e notte passano ad alta velocità in prossimità delle case. 

Una situazione del genere non può passare inosservata, non deve! 

Può infatti una città lasciare a sé intere famiglie per il semplice fatto che si trovino qualche metro più in là dal centro?

È compito dello Stato rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e a maggior ragione in una realtà piccola come un comune, questo dovrebbe essere assicurato sempre e in qualsiasi caso, in modo da agevolare tutti i cittadini, a prescindere dal luogo in cui abitano.


Caterina Ranieri 

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