Un'amministrazione comunale che viene eletta tramite liste civiche, che dice di voler dare e elevare la "voce del cittadino", di dare spazio al pensiero collettivo e dopo appena tre anni si ritrova a delegittimare apertamente in Consiglio Comunale la partecipazione attiva dei suoi cittadini "castrando" le associazioni, ignorando (volontariamente o involontariamente) l'articolo 38 dello statuto comunale stesso, non mostra solo l'impreparazione dei suoi rappresentanti, ma si rende ridicola e ipocrita agli occhi dei suoi stessi elettori, porta alla morte della partecipazione attiva del cittadino e direttamente o indirettamente limita e censura chiunque.
A ragion di ciò, è proprio il Segretario Generale del Comune di Modugno a dare addosso all'amministrazione sotto questo punto.
Prendendo carico di quello che è successo in Consiglio il 30 luglio, per quanto riguarda la mancata discussione dell'emendamento proposto da ACAM sul DUC (distretto urbano del commercio), il Segretario nominato dalla Prefettura (organo di Governo) scrive (al sindaco, assessori e consiglieri):
«[...] Corre l'obbligo da parte mia rassicurare che,ai sensi dell'Art.38 "libere forme associative" sono titolari dei diritti di partecipazione, pertanto costituisce, espressione di un naturale processo di democrazia attiva, la possibilità da parte delle associazioni presenti sul territorio di intervenire in fase endoprocedimentale con proposte e\o osservazioni, se pertinenti e aderenti agli interessi di cui sono portatrici delle quali, sia in fase preparatoria e istruttoria, sia in fase deliberante, gli organi competenti possono discrezionalmente tener conto e che possono fare proprie, nelle forme previste dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari. Ciò in perfetta coerenza, per altro, con la legge 241\1990.
Per poter esercitare tale prerogativa alle associazioni possono essere rese disponibili le proposte come sia in fase istruttoria che formalizzate in n contesto di partecipazione d'iniziativa pubblica o, al contrario, le stesse possono usufruire degli strumenti di pubblicità e trasparenza che in via ordinaria sono loro messe a disposizione dall'ordinamento.»

A ragion di ciò, è proprio il Segretario Generale del Comune di Modugno a dare addosso all'amministrazione sotto questo punto.
Prendendo carico di quello che è successo in Consiglio il 30 luglio, per quanto riguarda la mancata discussione dell'emendamento proposto da ACAM sul DUC (distretto urbano del commercio), il Segretario nominato dalla Prefettura (organo di Governo) scrive (al sindaco, assessori e consiglieri):
«[...] Corre l'obbligo da parte mia rassicurare che,ai sensi dell'Art.38 "libere forme associative" sono titolari dei diritti di partecipazione, pertanto costituisce, espressione di un naturale processo di democrazia attiva, la possibilità da parte delle associazioni presenti sul territorio di intervenire in fase endoprocedimentale con proposte e\o osservazioni, se pertinenti e aderenti agli interessi di cui sono portatrici delle quali, sia in fase preparatoria e istruttoria, sia in fase deliberante, gli organi competenti possono discrezionalmente tener conto e che possono fare proprie, nelle forme previste dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari. Ciò in perfetta coerenza, per altro, con la legge 241\1990.
Per poter esercitare tale prerogativa alle associazioni possono essere rese disponibili le proposte come sia in fase istruttoria che formalizzate in n contesto di partecipazione d'iniziativa pubblica o, al contrario, le stesse possono usufruire degli strumenti di pubblicità e trasparenza che in via ordinaria sono loro messe a disposizione dall'ordinamento.»
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