Zona Cecilia in questi giorni più residenti ci segnalano due casi a dir poco sconcertanti in questo periodo di ristrezioni e quarantena.
La prima segnalazione riguarda l'esagerato aumento di prezzo applicato da una farmacia del quartiere su un bene oggi necessario: le mascherine, vendute a €2.90 l'una (quando all'ingrosso, nonostante l'enorme speculazione dei produttori, costino dai €0.90 a €1.20 più Iva).
Mentre la seconda segnalazione, ben più grave, riguarda un bar che dalla mattinata di ieri, giovedì 9 aprile, é aperto in barba ai decreti e al rispetto per la salute dei cittadini.
A quanto ci segnalano, il bar sembrerebbe abbastanza frequentato e affollato, fornito di tutto punto per le festività pasquali.
Possiamo capire che in questo difficile periodo i piccoli imprenditori abbiano necessità di lavorare e che lo stato stia lasciando morire i piccoli commercianti, ma ciò non giustifica il mettere a rischio la salute dei propri clienti né tantomeno giustifica la speculazione su prodotti necessari e indispensabili soprattutto a chi lavora e a chi mette a rischio la propria salute nei negozi di alimentari, negli ospedali, sulle strade ecc...
Ci auguriamo vivamente che la farmacia adegui i prezzi e questo bar ritorni a rispettare le restrizioni nella speranza che gesti cosí avventati non abbiano messo a rischio nessuno.
-La Redazione
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