Ragazzo picchiato da bulli, filmato e postato su Instagram. Tutto per una ragazza.


Apprendiamo la notizia dagli amici de "Il Quotidiano Italiano":

Modugno:"Tre ragazzi prendono a calci e pugni un loro coetaneo, 15 o 16 anni al massimo. La vittima si mette per terra in posizione fetale. Porta le braccia alla testa per proteggersi. Uno dei picchiatori, infatti, continua a tirare calci mirando alla faccia. Il sottofondo della storia è una canzone napoletana di quelle che vanno di moda adesso tra i branchi di ragazzini in cerca di scariche di adrenalina, pronti a osannare chi sta dalla parte della malavita."



Ciò é accaduto nella piovosa serata del 19 febbraio scorso quando in una Modugno semi-deserta, degli adolescenti sono arrivati alle mani a causa, presumibilmente, di una ragazza contesa tra la vittima e uno dei bulli. Il malcapitato che si vede nelle immagini é stato malmenato da due coetanei, mentre un terzo filmava il tutto per postarlo in seguito sui social.

Verrebbe da dire"oltre al danno, la beffa": picchiato e umiliato online, ma qui la situazione é più grave di quello che sembra.
Bullismo che sfocia in cyber bullismo, violenza tra minori e silenzio, un mix di fattori che in una società più attenta e sensibile a certe tematiche, punirebbe non solo i violenti, ma anche chi filma.


Scuola, parrocchie, società sportive che da anni si prodigano per combattere il bullismo, nulla possono se per prime non sono le famiglie ad educare i propri figli.

Ma perché a Modugno più che in altri paesi si verificano questi episodi, perché nella nostra città queste cose succedono cosí spesso?

Secondo noi ciò é dovuto anche a causa dei scarsi punti di interesse e aggregazione che la Città ha da offrire, dai pochi controlli e dalla noia di gente che poco ha a che fare con la civiltà e la convivenza civile.

E se é vero che "il sonno della ragione genera mostri", una città che permette questo "sonno" é tanto complice, quanto carnefice.



-La Redazione.

Fonte: il Quotidiano Italiano (leggi qui).


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