Sesso e soldi per il superamento dell'esame. Università di Bari nel polverone mediatico


L’Università degli Studi di Bari è stata in questi giorni nel centro del dibattito mediatico a causa di un docente universitario che, a quanto riportato, chiedeva soldi e sesso alle studentesse in cambio del superamento dell’esame.
I reati dei quali il professore è accusato risalgono agli anni dal 2011 al 2015, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio.

“Vieni con me o ti boccio”


 L’uomo era titolare della cattedra di diritto civile, dipartimento di giurisprudenza all’università di Bari.

Secondo quanto ha sostenuto la Procura, avrebbe costretto in più occasioni una studentessa di 23 anni a subire “atti sessuali” nel suo studio. Le avrebbe anche chiesto “espressamente di avere rapporti sessuali altrimenti non avrebbe di fatto potuto continuare gli studi”. La ragazza comunque ha rifiutato e a quel punto il professore le ha chiesto 500 euro per passare l’esame. In sostanza secondo quanto rilevato dalle indagini il professore avrebbe minacciato la ragazza “di impedirle la prosecuzione degli studi universitari o comunque di frapporre ostacoli al suo corretto svolgimento, in quanto persona influente in ambito universitario” facendole prendere brutti voti agli altri esami.


La Redazione

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