Ieri 27 novembre i Carabinieri hanno arrestato e denunciato nell'area industriale di Modugno, un imprenditore e 3 operai -tutti con precedenti penali- con l’accusa di truffa aggrava e riciclaggio.
Gli accusati stavano progettando un metodo per truffare un’impresa di distribuzione di carburante per oltre 21 mila euro mettendo in scena un falso profilo mail e presentandosi come i proprietari di un’azienda petrolifera di spicco e rilevanza internazionale.
I tre avrebbero avviato una trattativa con la società "vittima" per acquistare 15 mila litri di benzina per poi scaricarla, da accordi, presso una cisterna sita nell’area industriale di Modugno dove si sarebbe chiusa la truffa tramite un assegno rubato.
Fiutato l'inganno per le strane condizioni dello scambio commerciale, la vittima, ha segnalato il tutto ai carabinieri, i quali, insospettiti da casi di truffa molto simili successi recentemente nel tarantino, sono intervenuti subito prendendo i malintenzionati in fragranza di reato.
Il venditore, infatti, si è recato sul luogo della trattativa dove è avvenuta l'imbiscata delle forze dell'ordine: i carabinieri hanno aspettato che la truffa si concludesse per poi bloccare i malintenzionati e arrestarli.
L’assegno, subito sequestrato, è risultato di una cittadina barese che aveva denunciato lo smarrimento, mentre il timbro apposto su di esso risultava di una ditta di fiori (estranea al fatto).
I tre operai sono stati arrestati e messi ai domiciliari, mentre il proprietario è stato denunciato con l’accusa di riciclaggio e truffa aggravata.
Nicola Alfonsi
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