Dibattito acceso nel Consiglio Comunale di ieri 23 ottobre dove tra i tanti punti all'ordine del giorno il più atteso e discusso è stato quello sulla vertenza degli ex OM, e anche se nei giorni precedenti tutto faceva pensare ad un accordo tra Modugno e azienda, alla fine si è deciso di respingere la proposta con Selectika così come proposto in Regione.
La paura del Sindaco è stata che tale accordo possa portare un nuovo inceneritore nella zona industriale della città, non sarebbe dunque vero che Selectika lavorerebbe sulla differenziazione di plastica e vetro ma, a parer Suo, quell'impianto sarebbe l'ennesimo "eco mostro" regalatoci dall'AGER nonostante i documenti parlino chiaramente di differenziazione meccanica a freddo.
Ed è proprio questa paura, alquanto ingiustificata, a far saltare l'accordo nonostante i ragionamenti e gli impegni sottoscritti delle aziende (oggi peraltro la ditta Carmosino avrebbe proposto l'assunzione degli esuberi del progetto proposto da Selectika, in cambio di una porzione di capannone, per cui si sarebbe ovviato anche al problema dei lavoratori che sarebbero rimasti fuori dagli accordi).
Tuona parte dell'opposizione a tale decisione, ma la maggioranza è più o meno compatta e a nulla servono le varie riprese dei consiglieri di minoranza mirate a far cambiare idea al primo cittadino, per il quale ci sono troppi "cattivi interessi" e troppe "lobby" in gioco, per cui non se ne può far nulla.
Dopo questa decisione, gli ex OM rischierebbero ancor più di prima, infatti sembrerebbe che, se l'accordo in Regione non andasse a buon fine, queste famiglie non avrebbero più diritto alla cassa integrazione per i due anni necessari a perfezionare l'avvio della produzione, e ciò lascerebbe queste persone per strada senza più garanzie.
Ed è per questo che il PD modugnese chiude il suo comunicato a riguardo scrivendo: "Gli operai attendano il prossimo treno: se per caso non dovesse passarne un altro, dormano pure in quella stazione. Arriverà il sindaco a portargli la sua solidarietà. Se possono portino quella sulla tavola delle loro famiglie."
Parole forti che fanno ben capire come, a volte, le sensazioni di un Sindaco non bastino a giustificare la voluta precarietà di tante famiglie modugnesi e non.
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