Crediamo che nella notte appena passata, nessuno dei 165 ex operai della OM Carrelli, abbia dormito.
Ma questa notte non era uguale alle altre centinaia trascorse, in questi ultimi cinque anni, a non dormire per pensare a come "campare" la propria famiglia.
Come mettere insieme pranzo e cena. Come vestire i propri figli, come mandarli a scuola. Come dire a se stessi e ai propri cari che il futuro e' più' nero della notte.
Ieri sera, poco prima delle ventuno, l'incubo e' finito.
Una trattativa iniziata fin dalle undici del mattino di ieri.
Il Comune di Modugno, rappresentato dal Sindaco Nicola Magrone, poneva perchè si siglasse l' accordo, una serie di vincoli che, seppure apparentemente sensati, venivano interpretati come pretestuosi dagli altri attori seduti intorno al tavolo di concertazione.
Nicola Magrone, sospettava che Selectika, la società che acquisirà l'impianto, non avrebbe operato limitandosi ad una lavorazione meccanica a freddo ma bensì con l'ausilio di un inceneritore, per la combustione dei rifiuti.
Avendo ricevuto da Leo Caroli garanzie che l' impianto non si sarebbe trasformato in un termovalorizzatore, Nicola Magrone pare abbia tentato di spuntare altre pubbliche utilità, per la Comunità modugnese.
Selectika non cedeva. Seguivano altri incontri serrati, addirittura con urla da entrambe le parti.
Risedutisi al tavolo, senza la presenza dei sindacati che si erano precedentemente espressi favorevolmente all'accordo, le parti hanno finalmente siglato l'accordo.
Dei 165 operai, 128 saranno gradualmente assunti da Selectika, 24 saranno assorbiti dalla Carosino, i restanti saranno garantiti dagli ammortizzatori sociali o agevolati in caso di pensionamento.
Alla fine, sono prevalse le ragioni e i bisogni degli operai, ai quali va riconosciuta la tenacia con la quale hanno resistito e sopportato anni di disagi inenarrabili, di false promesse, di effimere illusioni, di parole parole parole.
La storia infinita e' finita?
Vi terremo informati.
P. M.
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