"Un messaggio per te". Nella posta una lettera scioccante intimorisce una donna del nord barese


Agosto 2018. Una mattina serena come altre una signora del nord barese, di circa 70 anni, si reca a controllare la posta e tra le tante e pedanti pubblicità scorge una lettera anonima: <<un messaggio per te>>.

Una lettera scritta a mano e fotocopiata. Il messaggio è destinato a lei, che secondo i committenti “non consce ancora Dio”. Le parole raccapriccianti del testo non lasciano alcun dubbio, esaltati religiosi che strumentalizzano la Parola di Dio per attrarre persone nella loro setta.  

Inizia con un avvertimento, a metà tra una minaccia e la presunzione di essere Dio, <<[…] quando finirai di respirare, per te si aprirà la gola dell’inferno che è un luogo spaventevole e terribile situato nel cuore della terra, dove arde un fuoco non attizzato da mano di uomo e dove le anime di coloro che si trovano sono avvolte nelle fiamme di questo luogo e gridano, piangono e stridono i loro denti>>. Ben si comprende che una persona anziana, che molto probabilmente vive sola o lontano dai figli, si spaventa nel leggere queste parole.

Il testo fuorviante prosegue affermando dottrine eretiche, invitando il mal capitato a <<ottenere la purificazione>> per scampare alla <<condanna eterna>>. E con una dialettica da giudice nel cuore del testo si legge  <<sappi che in questa condizione te ne andresti subito all’inferno, i tuoi peccati testimoniano la tua perversione, la tua ribellione a Dio il quale non può fare altro che farti scendere nelle fiamme del fuoco>>.

<<Ravvediti […] non devi compiere opere buone o compiere sacrifici […] domani potrebbe essere troppo tardi>> invita, poi, a confessarsi dinanzi a Dio.

Quando ho letto questa lettera raccapricciante, sia per gli errori grammaticali che per il contenuto, non ho potuto che pensare a persone fragili e sole che dinanzi a questo testo possono seriamente avere ripercussioni psicologiche. La signora in questione ha avuto delle crisi di pianto e il timore di uscire di casa per diversi giorni. Per motivi di privacy non sveliamo il suo nome vero, chiamiamola Nicoletta.

Abbiamo fatto analizzare il testo da persone competenti in materia per cercare di risalire all’autore di questo scempio. Non si tratta di una lettera cattolica, ne tanto meno della setta dei Testimoni di Geova.

Nel testo si pone attenzione a tre passi:

1)      <<Signore Gesù Cristo che è il Figlio di Dio>>.

2)      <<Non devi compiere opere buone>>.

3)      <<Confessagli (a Dio) i tuoi peccati>>.

Il primo punto ci fa comprendere chiaramente che non sono TdGeova, perché loro non credono che Gesù sia Figlio di Dio (nella loro concezione è un profeta). Il secondo e terzo punto ci fanno comprendere che non sono cattolici, perché la Chiesa insegna a compiere opere buone, in quanto tutti siamo capaci di compiere il bene, e a confessarci con un sacerdote e mai direttamente con Dio, non sarebbe valido il sacramento della confessione.

Ci resta una sola opzione: una setta protestante.

Attenzione a non cascare nel tranello. Approfittandosi di una debolezza momentanea cercano di entrare nella vita intima delle persone, meglio se sole o anziane. Chiedete aiuto a parenti, e all'occorrenza non esitate a segnalare alle forze dell’ordine l’accaduto.



Se anche a voi è capitata questa lettera non esitate a segnalarcela sulla nostra pagina Facebook Modugno Meridiana o al nostro indirizzo e-mail modugnomerdiana@gmail.com 



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