Si riapre il dibattito sui cattivi odori: le associazioni si autoconvocano, ma il Sindaco Decaro prende la parola concretamente


Con l'arrivo dell'estate, si sa, la puzza e i cattivi odori che da tempo tormentano i cittadini modugnesi, aumentano e sfiorano sistematicamente i confini della nostra città, toccando Bitonto, Bitetto, il quartiere San Paolo di Bari ecc.

E come ormai accade ogni estate da qualche anno a questa parte, una piccola cerchia di cittadini modugnesi tenta di mobilitarsi provando a chiedere agli organi politici (quali Comune e Regione) una mobilitazione concreta a riguardo. 



Solitamente, negli anni scorsi, queste manifestazioni erano interpartitiche e raccoglievano gli adepti di molte associazioni e partiti, nonché liberi cittadini; ricordiamo infatti la manifestazione del luglio 2018, quando liberi cittadini, partiti, associazioni e comitati si mobilitarono contro gli odori molesti e riuscirono ad ottenere l'incontro con l'assessore all'ambiente modugnese, nel quale si richiedeva (tra le tante cose) l'istituzione di un tavolo tecnico per affrontare il problema e dove si avanzarono proposte come quella fatta da Lopez, segretario di LEGA Modugno, per il quale si dovevano ricavare una o più mappature per individuare gli opifici causa di questi odori. 
Proposta al tempo rimasta inascoltata dall'assessore, ma che adesso, a distanza di un anno, diventa la sua principale risposta alla questione, infatti pare che sia questa la principale proposta conservata nel "cassetto" dall'amministrazione pronta per ogni eventualità, tipo la denuncia di Decaro. (Ma di questo parleremo dopo). 




Quest'anno invece si sono voluti mobilitare alcuni iscritti di un'associazione che si rifà al M5S e insieme ad alcuni comitati ambientali, i qualibhanno organizzato un'assemblea pubblica autoconvocata (alcuni parlano di manifestazione) indetta al quartiere Cecilia per il 16 agosto per affrontare tale tematica e chiedere la suddetta mobilitazione del Comune e della Regione.

Intanto peró a Bari ci si muove più concretamente, infatti il Sindaco Decaro sembra aver già avviato le procedure di identificazione degli opifici che causano tali odori (concentrandosi sulle zone limitrofe a Bari ovviamente), rilevando - a quanto pare - almeno un'azienda sita proprio nella nostra zona industriale e divulgando un video via social per rispondere a tale problematica, nel quale si è rivolto duramente all'azienda individuata (minacciando e anche la chiusura) e tirando in ballo anche l'Arpa, il Noe e lo stesso comune di Modugno, a cui è stata fatta una denuncia (benché ne fosse consapevole da anni). 


Nonostante ciò, la nostra amministrazione comunale sembrerebbe aver scelto di non esporsi moltissimo e dopo aver ignorato per anni le richieste dei cittadini per un impegno più concreto, si sia limitata a rispolverare la vecchia proposta del leghista Lopez (fare una mappatura degli opifici causa dell'olezzo) per poi rispondere al Sindaco barese che il problema persiste da tempo e che è quantomeno superficiale fermarsi ad accusare una sola azienda. 
Detto ciò peró, lo stesso Sindaco Magrone ha invitato Decaro a scendere in campo e collaborare. 


Noi di Meridiana ci auguriamo che le timide proposte avanzate dal Comune, insieme all'entrata in gioco del Sindaco Decaro possano risollevare una situazione che già da troppo tempo pesa sulle spalle dei modugnesi (e non), inoltre ci auguriamo che anche l'assemblea autoconvocata del 16 agosto possa avere un riscontro positivo e che almeno questa volta possa cambiare concretamente qualcosa. 


-La Redazione 

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