Modugno e la strage nascosta: cancro e tumori colpiscono e mietono centinaia di modugnesi, i cittadini si mobilitano..
Che l'aria di Modugno non sia delle migliori è risaputo: inquinamento e polveri sottili derivanti dalla zona industriale mettono da decenni alla prova i cittadini modugnesi con aria irrespirabile, fumate nere nel cielo e, purtroppo, tanto altro.
Nell'ultimo periodo però, a Modugno, si stanno registrando tantissimi casi di tumore -più del solito, più che nelle altre città, anche limitrofe - e si contano già i primi decessi del 2019, decessi che hanno colpito in particolar modo le zone periferiche (vedi Piscina Preti) mietendo vittime anche molto giovani (l'ultima proprio nei giorni scorsi).
Ora però alcuni cittadini, riuniti in varie associazioni - prima tra tutte il Comitato Pro Ambiente Modugno -, si chiedono se l'incidenza tra concentrazione di opifici e casi di malattie tumorali, abbiano una correlazione e non sia dettata solo da immaginazione o da una sopravvalutazione delle fonti che erogano fumi e sostanze, ancora oggi non definite con chiarezza dagli enti regionali che dovrebbero supervisionare la qualità dell'aria e dell'ambiente.
Sono decenni che i cittadini stanno combattendo con l'ARPA e gli altri organi per la tutela e il monitoraggio dell'ambiente per verificare tali sospetti ed impedire che queste morti e questi casi diventino "normalità"e passino ancora una volta inosservati o quasi.
La Redazione
Nell'ultimo periodo però, a Modugno, si stanno registrando tantissimi casi di tumore -più del solito, più che nelle altre città, anche limitrofe - e si contano già i primi decessi del 2019, decessi che hanno colpito in particolar modo le zone periferiche (vedi Piscina Preti) mietendo vittime anche molto giovani (l'ultima proprio nei giorni scorsi).
Ora però alcuni cittadini, riuniti in varie associazioni - prima tra tutte il Comitato Pro Ambiente Modugno -, si chiedono se l'incidenza tra concentrazione di opifici e casi di malattie tumorali, abbiano una correlazione e non sia dettata solo da immaginazione o da una sopravvalutazione delle fonti che erogano fumi e sostanze, ancora oggi non definite con chiarezza dagli enti regionali che dovrebbero supervisionare la qualità dell'aria e dell'ambiente.
Sono decenni che i cittadini stanno combattendo con l'ARPA e gli altri organi per la tutela e il monitoraggio dell'ambiente per verificare tali sospetti ed impedire che queste morti e questi casi diventino "normalità"e passino ancora una volta inosservati o quasi.
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